Le conferme per la prossima stagione riguardano anche il lato tecnico: a guidare la squadra rossoblù ci sarà, nuovamente, Andrea Zappaterra.
Per il tecnico ferrarese si tratta del terzo anno consecutivo in panchina con il Volley Team Bologna, dopo aver condotto la squadra in B2 nella stagione 2021/22 e nello scorso anno in serie B1.
In seguito ai successi ottenuti, l’allenatore ritornerà ai vertici di un campionato italiano dopo esser stato anche vice-allenatore della Kione Padova in Superlega.
🎤 Dalla serie B2 all’A2 in soli tre anni. Cosa ha significato per lei guidare la formazione bolognese in questo percorso? Nella scorsa stagione, quando ha realizzato di poter raggiungere la promozione?
“Lavoro per il Volley Team Bologna da diverso tempo ormai e aver contribuito a portare la squadra in serie A2,mi riempie di orgoglio. Sin dall’estate dello scorso anno, ho saputo di avere a disposizione un roster molto competitivo ma la certezza che ce l’avremmo fatta, l’ho avuta solo dopo la vittoria della Coppa Italia. Nei momenti più importanti abbiamo dimostrato di saper tirare fuori le nostre qualità migliori.”
Il prossimo futuro rappresenta una sfida sia per lei che per l’intera società. Cosa si aspetta da questa nuova stagione? Quali sono le sue sensazioni sul nuovo roster?
“Ci affacciamo per la prima volta in un campionato impegnativo come l’A2, nel quale troveremo squadre molto competitive e organizzate. Sarà una bella sfida costruire un sistema di gioco efficace. Abbiamo messo insieme una squadra equilibrata e completa, con atlete sia esperte che giovani, ma pronte a lanciarsi in serie A. Ho sentito sin da subito l’entusiasmo e l’energia giusti. Ci sono tutte le qualità per togliersi tante soddisfazioni.”
Lo sport è al centro della sua vita anche al di fuori della palestra. È un assessore del comune di Ostellato. Cosa rappresenta per lei rivestire tale carica?
“Sono assessore da nove anni, ormai. Mi occupo principalmente di turismo, cultura e pari opportunità. I valori che lo sport mi ha insegnato mi sono serviti tantissimo, poiché chi amministra beni pubblici deve avere etica del lavoro, senso di squadra e capacità di mettere il bene comune davanti ai propri interessi personali. Allo stesso tempo, la politica mi ha reso più elastico, empatico e sensibile verso le problematiche delle persone che rappresentano delle qualità indispensabili per un allenatore.”
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