La riconferma di Federica Saccani, per la stagione 2023/24, rappresenta un tassello fondamentale nella costruzione della squadra che disputerà il prossimo campionato di A2.
La palleggiatrice reggiana, eletta come la migliore della Final Four di Coppa Italia, farà il suo ritorno in una categoria in cui è già stata protagonista con le maglie del Volley Soverato, dell’ Exacer Montale e dell’Assitec Volleyball Sant’Elia.
In maglia rossoblù, per il secondo anno consecutivo, ritroverà in diagonale la capitana Fiore con cui forma una coppia che assicura qualità e garanzia alla compagine bolognese.
🎤 La prima esperienza con il Volley Team Bologna è stata contrassegnata da ben due trionfi. Cosa ha significato per te raggiungere questi successi in così poco tempo e cosa ti ha spinto a rimanere?
“Venivo da qualche annata negativa e avevo voglia di vincere, per questo i successi raggiunti hanno ancor più valore per me. Vincere prima la Coppa Italia in casa nostra e poi i playoff contro Imola dopo un’eccezionale gara 1 e una molto sofferta gara 2, è stato davvero emozionante.
In questa stagione, sono cresciuta tantissimo come persona e come giocatrice e per questo devo molto alle mie compagne di squadra e alla società.
Non ho mai pensato di andare via perché ho voglia giocare in serie A con questa maglia e con il gruppo con cui ho realizzato questo sogno.”
L’entusiasmo per i risultati del recente passato, lascia ora spazio a nuovi e differenti propositi. Come stai vivendo questo periodo di pausa prima di iniziare la preparazione per il prossimo campionato? Quali sono le tue aspettative in merito?
“Sono molto carica e non vedo l’ora di ricominciare. Non sarà un anno facile ma sono sicura che potremo toglierci delle belle soddisfazioni con un gruppo coeso e all’interno di un ambiente dove si lavora bene, il quale ci sprona a dare sempre il massimo per raggiungere nuovi obiettivi.”
Nella passata stagione il tuo contributo non si è limitato solo all’interno del campo ma anche in panchina. Hai, infatti, allenato una squadra del settore giovanile. Cosa ha rappresentato per te stare a stretto contatto con delle giovani pallavoliste?
“Mi piace molto allenare, mi diverto tanto e mi sembra di fare un tuffo nel passato.
Le ragazze, di soli tredici anni, mi hanno insegnato tanto, avevano sempre voglia di venire in palestra e mi trasmettevano tanta energia con il loro sorriso. Erano in 28 e non sono mai state meno di 21/22 agli allenamenti.
Nonostante l’età, si vedeva già la loro serietà nel prendersi questo impegno e portarlo a termine.”
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